SVELTINA...

Come al solito, sono in giro per lavoro. Sono un Insospettabile, ma sotto i miei abiti eleganti indosso abitualmente biancheria intima femminile. Quel giorno, indossavo una guepiere, delle calze nere con la riga ed un perizoma nero in pizzo.
Ad un certo momento, stanco per i chilometri fatti, decido di fermarmi a fare una piccola pausa e, ovviamente, ne approfitto per espletare i normali bisognini fisiologici.
Non so perché, ma sono sempre arrapato e spero sempre di riuscire ad unire l'utile al dilettevole.
Parcheggio, chiudo la macchina, entro in un autogrill e vado al bagno che, come sempre, pullula di maschioni di ogni genere, soprattutto camionisti e rappresentanti.
Da porca -come mi ritengo- mi avvicino agli urinatoi e, dopo aver sbottonato completamente i pantaloni e slacciato la cintura, li abbasso parecchio facendo abbondantemente vedere ciò che indosso sotto, sfilando il mio cazzone duro come il marmo.
Alcuni presenti si sono subito allontanati, ma altri sono rimasti là a guardarmi.
L'eccitazione iniziava a salire e, imperterrito, sono rimasto là con il cazzo in mano, per vedere se qualcosa succedeva.
Due dei presenti si sono avvicinati e, tirando fuori il loro cazzo, facevano finta di dover urinare, continuando però a guardare il mio che, infoiato come una troia da monta, avevo iniziato appositamente a menarmelo.
Quello alla mia destra ha piano piano iniziato a sfiorarmi la mano finchè, dal momento che non facevo nulla per allontanarlo, me l'ha tolta prendendo in mano il mio cazzo continuando a segarmi.
Ora i miei pantaloni erano completamente abbassati e quell'altro aveva cominciato a palpeggiarmi il culo e ad accarezzarmi le gambe fasciate dalle calze.
Trascorsi nemmeno cinque minuti, eravamo tutti e tre in uno dei bagni chiusi ed io avevo già in bocca uno dei due cazzi, mentre l'altro continuava a menare il mio. Mi sentii sfilare dapprima il perizoma e, poi, la giacca e la camicia.
Nudo in mezzo a quei due meravigliosi cazzi, continuavo a succhiare mentre sentivo un po' di dita che si insinuavano dentro il mio culetto...due, tre..poi sentii uno stantuffo che iniziò a sfondarmi il culo riempendomi poco dopo di litri di sborra calda che mi colava sulle gambe.
Cambiai il cazzo e glielo ripulii nel mentre l'altro continuava nell'azione di sfondamento e riempimento del mio culo.
Non è durato in tutto più di dieci minuti, ma il risultato è stato da trenta e lode.
Una ripulita veloce, nemmeno un saluto e... nuovamente in macchina in attesa di un altro autogrill...
Continuavo a ripensare a quanto troia sono ed alla bella scopata che mi ero fatto e, l'eccitazione cominciava a ribollire nuovamente: il mio cazzo era duro come il marmo e mi era venuta nuovamente voglia di essere riempito.
Oramai si era fatto buio e non ce la facevo più. Mi fermai ad un'area di sosta piena di camion e cominciai a mettere in opera il mio piano. Scesi dalla macchina, presi la mia inseparabile borsa ricolma di indumenti femminili e, là all'aperto, cominciai la trasformazione. Mi sfilai i pantaloni, mi tolsi la giacca, la camicia ed indossai un mini abitino nero; poi un paio di scarpe con il tacco ed infine una parrucca. Non mi truccai perché non avevo né voglia, né tempo. Così vestita, sfilai tra i vari camion dove ricevetti più di un'offerta senza farmene scappare nemmeno una.
Ero satura di cazzi e piena di sborra ovunque. Mi ripulii alla bella e buona e, dopo essermi rivestita dei miei soliti panni, continuai il mio itinerario...stanca ma assolutamente soddisfatta !!!